Sebbene il forno a microonde sia entrato nelle case di molti di noi, restano ancora mille dubbi a riguardo. Primo tra tutti la radioattività.
Non è vero che i cibi cotti al microonde diventano radioattivi, perchè per rendere tale un materiale che non lo sia è necessario esporlo ad un flusso di neutroni, mentre i forni
a microonde generano un campo elettromagnetico.
Inoltre, le radiazioni da essi generate non sono sufficienti a rompere le molecole di Dna ed a rendere cancerogene le cellule.
E’ vero, invece, che un forno a microonde in funzione interferisce con cellulari e reti wireless, poichè il campo generato ha circa la stessa frequenza.
Un’altra verità riguarda l’utilizzo di contenitori in plastica: quelli che non portano l’eplicita dicitura dell’utilizzo al microonde possono cedere sostanze dannose ai cibi.
Chiarito ciò, possiamo continuare ad usare il microonde ed usufruire di tutti i vantaggi che tale cottura offre.
Per finire, una curiosità: il primo forno a microonde nacque per caso, quando un ingegnere americano osservò cosa accadde ad una barretta di caramello alle nocciole sottoposta fortuitamente al radar della sua azienda.
Nel 1947 l’ingegnere brevettò il nuovo tipo di cottura e venti anni dopo fu messo in commercio il primo microonde per uso domestico.
Vedi come creare del Plasma con un forno a microonde (non imitare)