Da anni si parla del mistero che avvolge l’area del triangolo delle Bermuda, prima le acque e poi anche le rotte aeree.
Le ipotesi che tentano di spiegare le anomalie riscontrate in quella zona riguardano vari settori: le anomalie magnetiche, l’inversione di polarità, improvvisi tifoni e terremoti marini che causano onde gigantesche.
Oggi, però, sembra farsi strada una nuova ipotesi, quella dei gas idrati.
I gas idrati si formano a bassa temperatura ed altissima pressione e nei fondali se ne trovano in quantità enormi; ogni unità di volume, inoltre, contiene più metano di un pari volume di gas a condizione di temperatura e pressione ambientali (dato che -oltretutto – li renderebbe una nuova ed appetibile fonte di energia!).
Con la variazione di temperatura i gas idrati si sciolgono dando origine a fenomeni diversi: ad esempio, nelle Bermuda formerebbero dei coni d’acqua mista a gas, talmente leggera da non poter sostenere i battelli. Ma lo scioglimento di tali gas a contatto con altri corpi può provocare anche esplosioni e frane sottomarine.
Questa dei gas idrati potrebbe essere una spiegazione plausibile, ma vanno effettuate nuove ricerche per accreditare la teoria. E nel frattempo la nostra fantasia può ancora immaginare chissà quali misteri si celano in quel triangolo di cielo e mare…anche di tipo fantascientifico!