Notizie relative a truffe su carte di credito e bancomat sono all’ordine del giorno, pertanto non è mai abbastanza parlare di regole di comportamneto che possano tutelarci.
Dapprima, ricapitoliamo le truffe più comuni.
Prima tra tutte la clonazione, che consente di catturare i dati di una carta; ovviamente il titolare non sa se POS o ATM sono stati manomessi.
Altro pericolo è rappresentato dal phishing: i truffatori riproducono verosimilmente una lettera della propria banca chiedendo di fornire alcune informazioni, quali PIN, scadenza. Attenzione! si tratta di informazioni che non vanno mai trasmesse nè in rete nè nella realtà. Attenzione anche a non gettare queste informazioni nei cestini, dai
quali potrebbero essere recuperate.
Infine, la clonazione che si basa sull’acquisizione di informazioni fornite dal
titolare.
Per gli acquisti in rete basta non utilizzare la carta su siti sconosciuti ed usufruire della protezione messo a disposizione dal sistema bancario italiano ed internazionale. Purtroppo, nella vita reale non possiamo sapere se gli apparecchi degli
esercenti sono stati contraffatti.
Tuttavia, qualcosa possiamo fare! Possiamo attivare un servizio di notifica che tramite
un sms ci avvisa se la carta è stata usata. Certo, non potrà prevenire il danno, ma lo limiterà se prontamente blocchiamo la carta.
Ma la tecnologia avanza e stanno progredendo i sistemi di analisi delle operazioni e i sistemi predittivi: monitorando le operazioni compiute, il sistema individua usi anomali ed in tal caso viene effettuata la procedura di verifica, fino al
blocco della carta. Inoltre, si sta introducendo la “liability shift”: in caso di frode il danno economico viene addebiatato a chi, pur potendo, non ha attivato procedure di controllo. La novità più importante, però, è il passaggio dalle carte a banda
magnetica a quelle a microchip, che garantiscono maggiore sicurezza. In futuro, un ulteriore scudo ci sarà offerto dai “token”, meccanismi con cui si ottengono password usa e getta.