Nonostante sia una seccatura per molti catalogare ordinatamente bollette e fatture e benchè sia forte il desiderio di disfarcene, per legge alcuni documenti vanno conservati per un periodo bene preciso.
I documenti emessi dalla banca, le ricevute del canone tv e le fatture di lavori eseguiti da artigiani bisogna conservarli per 10 anni.
Le ricevute dell’affitto, ICI, multe, pagamenti rateali, spese condominiali, luce, gas, telefono, rifiuti urbani per 5 anni.
La dichirazione dei redditi va conservata fino alla scadenza del 4° anno successivo a quello di presentazione.
Le parcelle di professionisti, quali medici o avvocati…, e bollo auto per 3 anni.
Gli scontrini delle merci acquistate si conservano 2 anni per usufruire della garanzia sui prodotti in questo arco di tempo.
I pagamenti di premi assicurativi si conservano per 1 anno dalla scadenza.
Infine, contributi previdenziali, i pagamenti di mutui, atti notarili, contratto d’affitto, documenti relativi a matrimonio, separazione, divorzio e fererti medici devono essere tenuti per sempre.