Nei Paesi più avanzati, ormai, è ben definita la posizione della donna, che fa sentire sempre più la propria influenza. Anche al ristorante! E non parliamo degli inviti che esse ricevono ma del diffuso fenomeno secondo cui sono sempre di più le donne che escono da sole o in compagnia di altre donne.
Per questo i ristoratori devono adeguarsi e cambiare qualcosina!
- Una donna sola non va sistemata in un angolino, ma accompagnata ai tavoli migliori, rivolta verso la sala e circondata di attenzioni;
- poichè le signore non sopportano gli odori sugli abiti, è bene controllare il corretto funzionamento delle cappe aspiranti;
- bisogna prevedere una panchetta accanto alla sedia in modo che vi si possa poggiare la borsa;
- attenzione anche all’illuminazione: non troppo forte o vicina ai commensali ma nemmeno troppo fioca;
- un ristoratore attento alle nuove esigenze saprà prevedere un menu adatto anche a coloro che non sopportano pietanze al sangue o parti “particolari” di animali;
- ricordiamo che molte donne amano un buon bicchiere di vino e sanno essere più esigenti degli uomini, per questo sarà loro offerta la carta dei vini e si chiederà chi vorrà assaggiare;
- dopo il dessert, si può pensare di offrire alle signore che vanno via una confezione di praline (o altro);
- attenzione particolare alla toilette: pulita, comoda ed adatta alle esigenze femminili (evitare gli asciugatori ad aria!);
- se il cuoco vorrà porgere i saluti agli/alle ospiti, dovrà presentarsi con un grembiule candido e non a pois!