Se hai un team di persone, sei responsabile della loro produttività, se vuoi guadagnare salute con una pratica facile da applicare e altre cose importanti come “il contagio dei ricordi di amore” , continua a leggere la storia del CINESE FELICE.
Un Cinese viveva spostandosi di villaggio in villaggio, portando sulla spalla il suo inseparabile sacco, pieno di dolciumi, giochi, caramelle. Cosa ne faceva? LI REGALAVA.
Perché? PER RENDERE FELICI GLI ALTRI! Unicamente per rendere felici gli altri? Era forse un romantico utopista? Era un illuso? Era un bimbo mai cresciuto? Oppure…
QUELL’UOMO SAPEVA QUALCOSA CHE IN POCHI SANNO?
Vediamo.
Sosteneva, il Cinese felice, che la risata è più contagiosa di tante malattie.
Per questo tutto quel che faceva era: raggiungere la piazza del paese, fermarsi e…cominciare a ridere.
Il suo scopo, quindi, era quello di insegnare alle persone che basta una semplice risata, magari ripetuta ogni giorno…meglio se più volte al giorno, per guadagnare salute!
Effetto placebo? Illusione? Non lo sappiamo…sappiamo solo che funzionava e tanto ci basta.
PROMUOVERE LA LEGGEREZZA
Se siamo dei professionisti, se siamo responsabili della produttività di altre persone, se abbiamo interesse a che la giornata lavorativa si dipani in un clima sereno, dove tutti si sentono a loro agio, VISTI, CONSIDERATI, APPREZZATI,…dovremmo promuovere la LEGGEREZZA (che certo non vuol dire superficialità)…è più proficua, oltre che più piacevole da vivere e da respirare!
Se le persone hanno la percezione di lavorare CON NOI e non PER NOI…trovano anche uno scopo personale nella realizzazione di un progetto…e non c’è nulla di più semplice e istintivo che la RISATA per creare quella bolla che si chiama NOI.
UN SACCO PIENO DI COSE VERAMENTE UTILI
Ma l’opera del Cinese felice non si ferma certo qui: lui sceglie di ridere con le persone che incontra perché sa che il ricordo delle risate fatte è tutto ciò che potrà portare con sé…non ci staranno oggetti, ricchezze, nel suo sacco, non è abbastanza capiente, ma ci staranno I RICORDI nel suo cuore, che sempre più e sempre più facilmente si allargherà alla prossima risata!
Ecco il “contagio” che vuole disseminare: perché cuore felice attira un altro cuore felice…e ciò che possono realizzare insieme è
inaspettato e insperato!
Perché 1+1 non fa 2…ma fa NOI, e questo è molto di più! Vale per i gruppi di lavoro, dove la soddisfazione del “nostro” prodotto pesa di gran lunga più della fatica che ci è costato realizzarlo…vale nella vita, dove una vittoria annulla la fatica che ci è costato raggiungere quel traguardo.
NON TRATTENERE QUELLO CHE SEI, QUELLO CHE SAI, DISSEMINA!
E anche questo sapeva, il Cinese felice.
Non ha alcun senso trattenere quello che sappiamo, quello che siamo diventati…tanto chi mai potrà portarcelo via? Ormai noi SIAMO! Lo stimolo di nuovi traguardi ci invita a crescere sempre, ad aspirare a scoprire altre parti di noi che non sapevamo di avere…ad usarle, a farle crescere e fiorire.
E allora il Cinese felice invita a CONDIVIDERE. Ed è proprio nella condivisione che io possiedo sempre quello che già avevo, ma mi arricchisco di quel che mi insegni tu! Non è più conveniente per tutti?
Ed è esattamente quando comprendiamo che ciò che SIAMO resterà sempre e comunque dentro di noi…che possiamo accettare di LASCIARE ANDARE (cose…lavori…persone…), perché PERDERE è del tutto impossibile, quando è il cuore a conservare!
E l’uomo (la donna) che è così centrato da potersi permettere di “lasciare andare”…prosegue il cammino col suo sacco pieno di dolciumi e prelibatezze, perché proprio come il Cinse felice, sa che il peso che si deve portare sulle spalle non è illimitato…e conviene portare solo…cose buone.
Questa è il sunto della storia n. 20 del mio primo libro 21 PICCOLE STORIE ZEN (Uno Editori) è certamente una delle storie più conosciute di questa antica e straordinaria cultura. E’ la storia del “Cinese felice”.
Se ti fa piacere, puoi leggerne altre ai tuoi figli così potranno apprendere degli insegnamenti dalle favole e racconti e tu potrai dedicare un prezioso tempo con loro mentre le leggi.
Buona lettura!
Questa non è l’autentica storia cinese..mi dispiace