L’ultima novità in fatto di tecnologia è il robot assaggiatore.
L’azienda giapponese NEC in collaborazione con l’Università di Mie ha costruito il robot in questione. In realtà non è dotato del senso del gusto ma è in grado di analizzare gli ingredienti presenti nel cibo, fornendo anche la percentuale di lipidi, glucidi, ecc.
Il funzionamento è basato sull’analisi della lunghezza d’onda della luce assorbita da un piccolo campione di 5 ml.
Le applicazioni di questa macchina possono essere tante, dal riconoscimento di un prodotto ai controlli sulle contraffazioni e non c’è dubbio che potrà esserci un grande riscontro economico.
Tuttavia, rimane pur sempre una macchina ed in quanto tale le sue azioni sono meccaniche, prive di senso ma soprattutto prive di “anima”.
Dunque, davvero un robot può prendere il posto dell’uomo?