Hai mai pensato di scrivere un ebook, un report gratuito o un mini e-book, piuttosto che una guida operativa da regalare ai tuoi clienti affezionati, oppure ai nuovi clienti in cambio di una email?
Se sì, allora ti consiglio di leggere questo articolo fino alla fine per poter acquisire stimoli ed idee e, soprattutto, qualche pratico e veloce consiglio per realizzare il tuo ebook o il tuo report senza incertezze.
Per realizzazione di un report, come vedrai, intendo due cose… due fasi:
- una dedicata alla progettazione
- una più pratica, dedicata alla scrittura vera e propria.
Cominciamo proprio con la fase di progettazione.
A come ARGOMENTO
Può sembrare ovvio scrivere che la prima cosa da fare è selezionare con cura l’argomento.
Intendo dire che in un report o mini e-book non possiamo/dobbiamo parlare di tutto. Infatti, tanto più riuscirai ad essere specifico o specifica, tanto meglio riuscirai a dare valore a quel report.
C’è chi dice che prima di fare una guida occorre pensare a chi la leggerà. Chiarito questo sarà facile scriverla.
Qualcuno sostiene invece che la prima cosa è definire il titolo. A titolo scritto sarà facile non andare fuori tema ed iniziare a scrivere seguendo il fil rouge di quello stesso tema.
Io parto dall’argomento, punto. Lo scrivo su un foglio A4. Per fare un esempio, scrivo proprio: “blocco dello scrittore”, “incipit”, “personaggio”, “punto di vista”, etc. Una volta scritto il nome del tema lo avvolgo con una bella mappa che racchiude tutte le cose che vorrei dire su quel tema preciso. Subito dopo scelgo 5 punti clou e li sviluppo.
Quei 5 punti possono essere anche di più ma, sicuramente, rappresentano l’indice di riferimento da seguire.
That’s it.
R come RICERCA o come… REPETITA IUVANT?
Prima di iniziare a scrivere il mio testo, cerco di capire se qualcuno ha già parlato di quello di cui voglio parlare. Se lo ha fatto vedo come lo ha fatto.
Questa è diventata per me una “best practice”, nel senso che prima di iniziare a scrivere un ebook o qualunque cosa, sono solita andare a sbirciare i testi di chi – come me – è stato ispirato o ispirata dal tema. Un po’ come gli scienziati che partono spesso da spunti o esperimenti già effettuati per poi puntare a qualcosa in più.
Il motivo che mi spinge a dedicarmi a questa ricerca pre-scrittura è semplice: gli argomenti di cui parlare spesso sono sempre gli stessi. L’ambito valoriale al quale accedere è sempre lo stesso. Per questo, proprio per questo, è importante portare un valore aggiunto che sia anche originale ed unico.
Non ha senso (non lo ha per me) scrivere un report, un e-book, una guida, simile o “molto simile” ai testi che ci sono già.
F come FOCUS
Nella scrittura, come anche nelle mie aule, lo chiamo “occhio di bue” e mi riferisco proprio alla luce gialla che punta una sola cosa sul palco di un teatro, mettendo necessariamente in ombra tutto il resto. Questo occhio di bue lo uso per parlare e sviluppare i 5 punti della mia mappa.
Questo vuol dire che scelgo con cura le parole, i periodi, il punto di vista, il tono e la punteggiatura (che aiuta a comunicare e a indirizzare il respiro di un testo).
Ogni cosa che scrivo è curata.
Forse questa è una deformazione professionale, nel senso che ho scritto 12 libri, tra cui “Lo scrittore Mago” non tanto per la mia sfida verso l’impeccabilità dell’eloquenza, quanto piuttosto per il mio indiscusso amore per le parole.
Pertanto, una volta che hai scelto i tuoi 5 punti, scegli con la stessa cura tutti i capoversi che andranno a comporre quel capitolo che, ovviamente, porterà il nome di ognuno dei punti scelti in precedenza.
C come CUORE
Arrivati a questo punto occorre dare vita al tuo progetto e metterci, dunque, un cuore pulsante.
Il cuore del report, della guida o del mini e-book, racchiude in sé il motivo principale per cui hai deciso di iniziare a scrivere.
In questa fase, infatti, dovrai concentrarti sul valore aggiunto che hai deciso di portare e sul tuo personale modo di fare una determinata cosa.
Per dirlo in altre parole, dovrai chiederti qual è il problema che vuoi risolvere, quali sono le tue soluzioni su quell’argomento preciso o, anche, qual è il tuo punto di vista – magari controintuitivo – sul tema.
Se poi hai anche un metodo o una routine da condividere con i tuoi lettori/clienti, hai tutto il materiale a disposizione per iniziare la stesura.
La domanda principale per scrivere un ebook
La domanda progenitrice, a capo di tutte le altre, alla quale non puoi non rispondere prima di passare oltre, è molto importante e suona così: per quale alto motivo vuoi scrivere questo ebook?
Posso assicurarti che se la risposta è solo “per ricevere indietro delle email” questa impresa mancherà non solo del cuore ma anche della benzina.
Faccio una divagazione, non di rado capita che nel mondo della formazione o del coaching si parli di missione, di scopo o di valori. La nostra bussola, quando è chiara e ben settata, quando punta al nostro Nord, è un continuo rimando alla risposta che questa domanda progenitrice suscita.
Quindi, imprenditori o amanti della formazione e dello sviluppo personale, potrebbe venirvi naturale questa connessione alla quale vi sto rimandando per accedere al cuore della questione.
O come ORGANIZZAZIONE
Il 5° punto, l’ultimo della pianificazione, riguarda il tuo piano per concretizzare il mini-ebook e renderlo disponibile in X giorni.
Questo passaggio racconta del lavoro che c’è dietro alla fatica della scrittura giornaliera. Su questo argomento ho scritto diversi articoli sul mio blog con lo scopo di condividere quanto – nella realtà e nella quotidianità – sia difficile scrivere, incarnare le cose sul piano reale.
I miei primi lavori li ho scritti sulla scia dell’ispirazione beata e benedetta.
Posso dire che l’ispirazione possiamo solleticarla, allenarla, adularla e renderle grazie ma sarà molto più efficace affidarci ad un altro strumento, ovvero all’allenamento della scrittura quotidiana o almeno settimanale, come anche alla suddivisone del lavoro.
Libri, report, e-book, da questo punto di vista, non sono altro che pagine da scrivere in un certo lasso di tempo facendo affidamento a due incognite fondamentali: il numero di pagine, i minuti che possiamo dedicare alla scrittura. Definite queste incognite, sarà facile determinare la soluzione del problema.
Voglio dire che una volta quantificato il numero di pagine e il tempo che possiamo ritagliare all’interno della nostra routine quotidiana o settimanale, sarà semplice tirare fuori un progetto di scrittura a cui tenere fede per vedere il nostro lavoro finito. Viceversa, se ti è più congeniale partire da una scadenza per poi settare le 2 incognite, il risultato non cambia.
Scrivere un ebook: la fase della scrittura
Siamo giunti alla fase dedicata alla scrittura vera e propria e posso dirti che da qui in poi è in discesa, al netto dei blocchi dello scrittore tanto temuti.
Nel caso ne avessi o nel caso in cui volessi ulteriori spunti sia sulla scrittura che sul metodo organizzativo appena citato, posso
consigliarti la lettura del mio libro “Lo scrittore mago”, pubblicato dalla Uno Editori per la collana “Se solo potessi” di Max Formisano.
Nel testo potrai approfondire il metodo dello scrittore mago (il metodo delle 5 P) e il piano che io stessa uso da anni per scrivere (consiste nella divisione di tempo e risorse dedicate all’introspezione, all’organizzazione e all’azione) e che potrà aiutarti a canalizzare la tua creatività, e a padroneggiare la scrittura superando il blocco dello scrittore.
Un invito finale
Non mi resta che salutarti invitandoti alla lettura o alla scrittura. Anzi, invitandoti a scrivere seguendo il tuo personale plan organizzativo. O meglio ancora… questo è il metodo consolidato che uso io per approcciare la produzione scritta di libri, articoli, guide, mini e-book, etc.
Tu ne hai un altro? Se sì, che metodo usi?
Scrivilo nei commenti.